Il corpo sa, prima della mente. Il corpo percepisce, valuta, reagisce, si protegge, si apre o si chiude in frazioni di secondo. Questo processo non è un'idea astratta, ma un'attività reale e continua del nostro sistema nervoso autonomo, che regola funzioni fondamentali come il battito, la respirazione, la digestione e, soprattutto, la nostra disponibilità alla connessione.
La teoria polivagale, elaborata dal neuroscienziato Stephen Porges, ci aiuta a comprendere come gli esseri viventi umani e animali sperimentino la sicurezza o la minaccia a livello corporeo, ben prima che entrino in gioco pensieri, parole o intenzioni. Questo sapere è prezioso, soprattutto quando lavoriamo nella relazione tra uomo e cane, perché ci invita ad ascoltare ciò che accade nel corpo, nel tono della voce, nel respiro, nello sguardo.
Secondo Porges, il nostro nervo vago che collega il cervello al cuore, ai polmoni, al viso, allo stomaco non e un semplice interruttore on/off, ma un sistema complesso, con più rami che rispondono a diversi gradi di sicurezza o pericolo:
- Il vago ventrale e attivo quando ci sentiamo al sicuro: il corpo e calmo, il volto espressivo, la voce calda, il cuore stabile. E lo stato della connessione sociale, dell'ascolto, della gioia condivisa.
- Il sistema simpatico si attiva se percepiamo una minaccia: il corpo accelera, si prepara a fuggire o a combattere. E la reazione all'allerta.
- Il vago dorsale, più antico e primitivo, entra in gioco se ci sentiamo sopraffatti: il corpo si spegne, si immobilizza, si dissocia. E la risposta della sopravvivenza estrema.
Ogni essere vivente attraversa quotidianamente questi stati, in risposta a ciò che sente intorno a sé.
Il cane, come l'uomo, legge costantemente l'ambiente attraverso il corpo. Le sue reazioni non sono "disobbedienze", ma risposte adattive del sistema nervoso.
Fin dai primi giorni di vita, il sistema nervoso costruisce una mappa del mondo, registrando le esperienze vissute nel corpo: uno sguardo accogliente, un tono rassicurante, un abbraccio che regola il pianto... oppure, al contrario, assenze, tensioni, incoerenze. E da queste esperienze che impariamo se il mondo è un posto sicuro o minaccioso, e come rispondere ad esso.
Queste mappe non si costruiscono solo nell'infanzia. Anche un cane cucciolo o adulto struttura il proprio modo di stare nel corpo e nella relazione attraverso l'ambiente, la madre, il branco, l'umano.
La buona notizia è che queste mappe possono essere trasformate. E il veicolo del cambiamento è proprio la relazione.
Quando un essere vivente si sente visto, accolto, ascoltato senza giudizio, accade qualcosa di profondo: il sistema nervoso si rilassa, il vago ventrale si attiva, il corpo si riequilibra. Le
neuroscienze lo chiamano co-regolazione: e l'effetto che ha su di noi una relazione sintonizzata.
Nella relazione con il cane, questo principio si fa visibile ogni giorno. Un umano che si muove con calma, che guarda il cane con rispetto, che ascolta senza voler correggere subito, offre al cane un'occasione di sicurezza reale. E il cane risponde, riorientandosi, aprendosi, mostrando nuove possibilità di comportamento. Ma il bello è che accade anche il contrario: il cane, nel suo modo essenziale di abitare il corpo, puo aiutare l'umano a rallentare, respirare, sentire.
Non si tratta di "insegnare esercizi", ma di abitare la relazione come spazio di regolazione reciproca.
In questo processo di trasformazione, gli educatori e istruttori cinofili formati nella teoria polivagale e nella lettura sistemica della relazione svolgono un ruolo fondamentale. Non offrono solo tecniche, ma sanno riconoscere gli stati neurofisiologici del cane e dell'umano, creando le condizioni perché entrambi possano ritrovare equilibrio, apertura e fiducia.
Attraverso l'ascolto del corpo, la coerenza della presenza, il lavoro sul territorio e sul contesto, l'educatore e istruttore diventa un mediatore di sicurezza. Non forza il cambiamento: lo rende possibile.
Nel nostro Corso Educatori e nel percorso ESCAC, questi argomenti vengono approfonditi sia a livello teorico che pratico. Le neuroscienze, la teoria dell'attaccamento, la teoria polivagale e l'osservazione sistemica della relazione sono strumenti fondamentali per chi desidera lavorare in modo competente e rispettoso nella relazione uomo-animale.
Il corpo sa. Il cane sente. La relazione cura.
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